sala small17.02.13 Si è svolto a Padova, presso l'Università degli Studi, e a Venezia, presso l'Università Ca' Foscari, dal 14 al 16 febbraio il VI Congresso della Società Italiana delle Storiche (Sis). Organizzato con il patrocinio dei Comuni e delle Provincie di Padova e Venezia e della Regione Veneto è stato sostenuto anche da diverse altre istituzioni tra le quali il Consorzio Zip. Nel suo ambito l'associazione Padova Innovazione ha presentato al Bo', in aula Ippolito Nievo, una approfondita ricerca sulla creatività e innovazione femminile - curata da Susanna Biadene, Alessandra Chiarcos e Daria Quatrida - che ha visto coinvolte molte imprenditrici della provincia. I risultati sono stati proposti come tema di discussione e di futura ulteriore elaborazione, con l'intenzione di giungere a tracciare una mappa aggiornata e ragionata delle donne imprenditrici nei diversi ambiti lavorativi. Alla tavola rotonda intitolata "Womenmade tra tradizione e innovazione. Creative economy in un'ottica di genere", sono intervenute Marina Bertoncin geografa dell'Università di Padova, Milvia Boselli consigliere comunale con delega alle pari opportunità, Marina Piazza esperta in politiche di genere ed Elisabetta Vezzosi storica dell' Università di Trieste. Il Congresso Sis, a cadenza triennale, è un'importante occasione di confronto e di dibattito sulle ricerche, le metodologie, i temi e le interpretazioni relative alla storia delle donne e agli studi di genere nei loro più stimolanti e innovativi intrecci con le altre discipline. [>>> presentazione ricerca] [>>> click su foto per ingrandire]

startup small20.02.13 Promosso da Confindustria Veneto e Corriere Innovazione (Ci) si è tenuto ieri presso il Centro conferenze della Camera di commmercio di Padova l'incontro #PoliticaProStartup, organizzato per dibattere sulle tematiche dell'innovazione con i candidati degli schieramenti politici. Moderato da Alessandro Russello, direttore del Corriere del Veneto, e Cristiano Seganfredo, direttore scientifico di Ci, l'evento ha messo a confronto Massimo Bitonci della Lega Nord, Franco Bocchini di Fare per fermare il declino, Enrico Cappelletti di M5S, Laura Puppato del Pd, Stefano Quintarelli della Lista Monti e Michele Zuin del Pdl, con gli "innovatori" Alberto Baban presidente di VeNetWork, Stefano Bernardi startupper e angel investor in collegamento dalla Silicon Valley, Franco Inguscio ceo e rainmaker di Nuvolab e i presidenti di Confindustria Servizi Innovativi (Si) del Veneto, di Vicenza e di Padova, rispettivamente Gianni Potti, Luca Bortolami e Claudio Velasquez. Al faccia a faccia, aperto dal presidente di Confindustria Padova Massimo Pavin, hanno partecipato via Skype anche i giovani ricercatori di Talent Garden Padova, M31 e H-Farm. Concetti spesso "twittati" in diretta: «c'è un loop virtuoso tra ricerca, innovazione e produzione»; «l'Italia investe circa 80 milioni di euro in ricerca e sviluppo contro gli 11,8 miliardi di dollari di Obama»; «è inconcepibile tassare gli utili reinvestiti»; «rilanciamo il credito d'imposta»; «la nostra è una burocrazia ferma al Medioevo»; «perché vengano a investire in Italia serve soprattutto una certezza del diritto»; «urgente la banda larga». Amara anche una constatazione di Pavin: «le nostre aziende sono poco patrimonializzate, troppo piccole, poco curiose nei confronti della ricerca». [>>> click su foto per ingrandire]

ficei26.02.13 Il Consorzio Zip sta inviando a tutte le imprese insediate nella zona industriale di Padova un questionario [.pdf 851 kb] studiato nell'ambito del Progetto Reti di Ficei (Federazione Italiana Consorzi ed Enti di Industrializzazione). Esso consentirà al Consorzio di valutare la possibilità di migliorare gli attuali servizi offerti alle imprese insediate di individuarne eventualmente di nuovi. Il Progetto Reti – che vede coinvolti diversi enti aderenti a Ficei - si prefigge, in primo luogo, di fare un upgrade dei servizi offerti dai Consorzi per dare maggiore evidenza alla loro capacità di creare valore per le imprese insediate; e, in secondo luogo, di utilizzare lo strumento delle Reti e del Contratto di Rete tra Consorzi per avviare un processo di miglioramento qualitativo attraverso progetti comuni. Di particolare rilevanza tra i temi previsti quelli relativi a: semplificazione burocratico-amministrativa, credito, formazione, energia, gestione dei rifiuti, logistica, acquisti in economia di scala, innovazione di prodotto/processo ed organizzativa, efficienza e internazionalizzazione. Per ulteriori informazioni: Consorzio Zip 049 8991811 (ref. Stefano Bressan) [>>> scarica questonario (.pdf 851 kb) da restituire entro il prossimo venerdì 15 marzo via fax 049 761156 o info@zip.padova.it].


Drepubblica small04.03.13
ArcVision Prize è il premio internazionale d'architettura al femminile – promosso da Italcementi Group – destinato a selezionare le progettiste che abbiano meglio interpretato il ruolo dell'architetto con opere significative nel campo delle costruzioni civili, residenziali, di servizio, con particolare attenzione a sociale, cultura ed educazione. "Le venti candidate – scrive Giuliana Zoppis in D. La Repubblica della scorsa settimana – sono tutte all'avanguardia per visione e ricerca, impegnate professionalmente in ambiti diversi: edilizia residenziale, insediamenti pubblici, urbanistica, interior e fashion design". Tra queste ricorda l'italo-svizzera Luisa Fontana, con studio a Schio, che è attiva specialmente nei servizi per la collettività e nella progettazione di "scuole materne modello". Anche nel collage di foto, in apertura del servizio, con cui si presentano le principali opere realizzate dalle concorrenti al premio è inserito l'avveniristico Centro Infanzia di via Perù, commissionato dal Consorzio Zip. Le altre candidate sono: Belinda Huang (cinese), Rachaporn Choochuey (tailandese), Winka Dubbeldam (olandese-americana), Nanda Eskes (brasiliana), Elisabetta Terragni (italiana), Izaskun Chinchilla e Blanda Lleò (spagnole), Anapuma Kundoo (indiana), Frida Escobedo (messicana), Lis Mijnssen-Paola Maranta-Gabi Faeh (svizzere), Sirii Vallner (estone), Gunilla Svensson (svedese), Giulia Andi (tedesca), Natalia Paszkowska e Marta Mnich (polacche), Shahira F. Famy e Mona Zakaria (egiziane), Yuko Nagayama (giapponese) e Carla Juacaba (brasiliana). I risultati di arcVision Prize saranno resi ufficiali la sera del 7 marzo con una conferenza stampa della Giuria – presieduta dalla direttrice esecutiva del Pritzker Martha Thorne – presso i.lab, il nuovo Centro Ricerca e Innovazione di Italcementi Group. Saranno poi divulgati l'8 marzo 2013, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. [>>> click su foto per ingrandire le pagine di apertura del servizio apparso su D. La Repubblica del 2 marzo scorso]

interporto small12.03.13 Per l'esattezza Interporto Merci Padova spa fu fondato il 6 giugno 1973 da Comune, Provincia, Camera di commercio di Padova e Ferrovie dello Stato. La legge 240/1990 finì poi con l'annoverarlo tra i 9 Interporti di primo livello. Fortemente promosso da Mario Volpato, allora presidente della Cciaa padovana e componente del Consiglio direttivo del Consorzio Zip, ebbe inizialmente sede (fino inizi 90) in corso Stati Uniti, presso il Consorzio stesso. Anche il suo primo direttore generale Sergio Rossato proveniva dalle file Zip dove dal '72 al '88 fu responsabile dell'area patrimonio. Su una superficie di quasi 2 milioni di mq, Interporto Padova spa (così si chiama oggi dopo la fusione con Magazzini Generali) è arrivato ad ospitare circa 80 aziende, presso cui sono occupate 1.200 persone, con un indotto di oltre 3.000 addetti. Ricca la sua offerta di servizi avanzati di logistica sia tramite gli operatori insediati nelle infrastrutture di sua proprietà, sia direttamente, grazie alla sua divisione che opera nel nuovo Distripark, un moderno centro di 50 mila mq coperti, completamente raccordati, in grado di integrare i flussi intermodali che collegano Padova ai più importanti porti europei con le esigenze distributive della clientela. Va ricordato che lo stesso neologismo "interporto" fu coniato a Padova nel 1970 durante un convegno di Tramag da Volpato e dall'allora direttore commerciale delle Ffss Mauro Ferretti. Per festeggiare la ricorrenza è stata organizzata una tavola rotonda su "Scenari dell'Intermodalità" che si svolgerà venerdì 15 marzo nell'Aula Magna del Bo'. Oltre all'intervento dei rappresentanti degli enti soci, è previsto anche quello di Giuseppe Zaccaria, rettore dell'Università di Padova; Renato Chisso, assessore Mobilità e Infrastrutture della Regione Veneto; Luigi Merlo, presidente di Assoporti; Mauro Moretti, ad del Gruppo Fsi; e Alessandro Ricci, presidente di Unione Interporti Riuniti. Ad accogliere gli ospiti ci saranno il presidente e il direttore generale di Interporto Padova, Sergio Giordani e Roberto Tosetto. [>>> Segreteria organizzativa: 049 7621811 info@interportopd.it]

tech and the city small12.03.14 Invitata ieri alla presentazione del libro Tech and the City anche la presidente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Padova, Stefania Brogin, titolare insieme alle sorelle di Moda Cleb4, azienda che opera nel Centro Grossisti Zip, premiata nel 2005 dagli Amici della Zip per "l'imprenditoria femminile". All'evento organizzato a Venezia nell'Auditorioum Santa Margherita dell'Università Cà Foscari sono intervenuti anche Riccardo Donadon amministratore delegato dell'incubatore di imprese H Farm, Fabio Sattin presidente e fondatore di Private equity partners e Guido Mantovani docente di finanza per lo sviluppo e di startup. Il volume, scritto dalla corrispondente da New York del Corsera Maria Teresa Cometto e dal venture capitalist Alessandro Piol, racconta della New York capitale mondiale delle startup ed è edito da Guerini e Associati. Stefania Brogin si è dichiarata colpita dal fatto che a New York sia nato un incubatore solo per imprenditrici donne: «Mi sembra la conferma di un classico stereotipo culturale. Sono certa che un gruppo misto donne-uomini dá sicuramente risultati migliori in quasi tutti gli ambiti imprenditoriali. La soluzione giusta per rilanciare l'impresa in Italia é iniziare l'educazione tecnologica quanto prima possibile, giá dalle elementari, valorizzando anche le aree professionali non strettamente intellettuali e legate alla grande tradizione artigianale e manifatturiera italiana. Per questo il nostro Comitato sta facendo incontri nelle scuole e negli Istituti tecnici per presentare il modello dell'imprenditore e della libera iniziativa ai ragazzi. Oggi bisognerebbe parlare di piú alle ragazze, raccontare loro di modelli di donne e imprenditrici di successo a cui ispirarsi. Mi compiaccio - ha concluso la presidente - per il fatto che in H Farm ci lavorino il 40% di ragazze, anche in settori hi-tech. In questi giorni l'Italia e il mondo stanno subendo una forte accellerazione verso il cambiamento e questa volta le donne non possono permettersi di rimanerne fuori»

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